Gian Maria Turi
- 11/11/2014 10:31:00
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Trovo che sia unanalisi superficiale e pregiudiziale dei "muri". Ideologica, per farle un complimento, e perciò come sempre con le ideologie scollata dalla realtà.
La faccio molto breve. Probabilmente chi viveva al di là del muro ha tratto un respiro di sollievo nell89... Finalmente la libertà! Finalmente un futuro migliore. Quello che invece è successo: invasione dei neoliberisti statunitensi in Russia, crisi nera, Yeltsin poi gli oligarchi che hanno restaurato il sistema dei Romanov mai davvero morto; fine della guerra fredda - evviva! - in realtà morte delle sinistre e reimpasto della politica europea in un magma centroide che ha dato il via allultima fase di espropri capitalistici, cioè la privatizzazione degli ultimo commons e dei servizi (ancora in pieno corso); riunificazione delle Germanie, cosa che ha portato alla crisi europea contemporanea, colpevoli ovviamente anche gli Stati "canaglia" quali la Grecia e lItalia; fine di qualsiasi limitazione allinfezione delle multinazionali, globalizzazione della finanza, vuoto di legislazione internazionale, che invece ora i governi spingono per colmare... a vantaggio delle multinazionali, ovviamente, riproponendo il feudalesimo in chiave neocon: https://www.opendemocracy.net/can-europe-make-it/saskia-sassen/euus-free-trade-agreement-ttip-giving-rights-to-firms-taking-jobs-f Eccetera.
I muri sembrano cosa brutta sempre. Se potessi inviterei analisti politici improvvisati quali Murukami a tirar giù i muri di casa sua. Poi ne riparliamo.
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